Interpretazione di Ebrei 10:7
Ebrei 10:7 recita: "Allora ho detto: ecco, vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà."
Questo versetto è fondamentale per comprendere il ministero di Cristo e la Sua missione di liberazione e salvezza. È un richiamo all'adempimento della volontà di Dio e alla piena obbedienza da parte di Gesù. Analizziamo questo verso più a fondo attraverso i commenti di diversi studiosi biblici.
Commenti da Commentatori Pubblici
Commento di Matthew Henry
Matthew Henry sottolinea che questo versetto evidenzia la complicità tra la Scrittura e l'opera di Cristo. La citazione proviene dal Salmo 40:7-8, mettendo in risalto l'importanza della volontà divina manifestata nell'incarnazione di Gesù. Henry enfatizza che venendo nel mondo, Gesù ha fatto la volontà di Dio Padre, non cercando il sacrificio animale ma portando la vera espiazione.
Commento di Albert Barnes
Albert Barnes approfondisce il significato del "rotolo del libro". Egli afferma che questo passaggio indica un antico uso di scrivere balzelli. Barnes afferma che Dio ha un piano per l'umanità e che Cristo si è presentato per adempiere a questo piano. La sua completezza nel compiere la volontà divina rappresenta una verità centrale nel cristianesimo.
Commento di Adam Clarke
Adam Clarke evidenzia la straordinaria obbedienza di Cristo, sottolineando che la Sua venuta è stata predetta nel "rotolo del libro." Clarke menziona come questo versetto rettifichi il concetto di sacrifici dell'Antico Testamento, mostrando che la vera adorazione di Dio avviene attraverso l'adempimento della Sua volontà e non tramite rituali. Clarke invita i lettori a riflettere su come applicare questa obbedienza nelle loro vite.
Collegamenti e Riferimenti Biblici
Il versetto di Ebrei 10:7 può essere esaminato attraverso diversi collegamenti e riferimenti che arricchiscono la nostra comprensione della Scrittura.
- Salmo 40:6-8: "Sacrificio e offerta non gradisci, ma mi hai aperto le orecchie." Qui si evidenzia l'idea che Dio desidera l'ubbidienza piuttosto che i sacrifici.
- Matteo 5:17: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; non sono venuto per abolirli, ma per compierli.” Questo verso conferma il compito di Gesù di adempiere le profezie e la legge.
- Giovanni 6:38: “Io sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma per fare la volontà di colui che mi ha mandato.” Qui, Gesù stesso afferma la sua dedizione alla volontà divina.
- Romani 12:2: “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente...” Un invito alla comprensione della volontà di Dio.
- 1 Pietro 1:19: Riferisce a Cristo come "agnello senza difetto e senza macchia", sottolineando la necessità di un sacrificio puro per la volontà di Dio.
- Isaia 53:10: “Ma piacque all’Eterno di stritolarlo...” - una profezia sull'agonia di Cristo che adempie la volontà di Dio nella salvezza.
- Filippesi 2:7-8: “Ma si svuotò, prendendo la forma di un servo… e divenne obbediente fino alla morte.” Qui si evidenzia l’atteggiamento servile di Cristo.
Conclusione
In sintesi, Ebrei 10:7 è un profondo richiamo all'adempimento della volontà divina attraverso la vita e la missione di Cristo. I commentatori biblici come Matthew Henry, Albert Barnes e Adam Clarke offrono importanti spunti di riflessione sulla tematica dell'ubbidienza e della salvezza. L'interazione tra l'Antico e il Nuovo Testamento dimostra una continua linea di comprensione di come la volontà di Dio si manifesti attraverso la storia biblica e l’opera di Gesù.
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