2 Tessalonicesi 3:8 Significato del Versetto della Bibbia

né abbiam mangiato gratuitamente il pane d’alcuno, ma con fatica e con pena abbiam lavorato notte e giorno per non esser d’aggravio ad alcun di voi.

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2 Tessalonicesi 3:8 Riferimenti Incrociati

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Matteo 6:11 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Matteo 6:11 (RIV) »
Dacci oggi il nostro pane cotidiano;

1 Tessalonicesi 2:9 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
1 Tessalonicesi 2:9 (RIV) »
Perché, fratelli, voi la ricordate la nostra fatica e la nostra pena; egli è lavorando notte e giorno per non essere d’aggravio ad alcuno di voi, che v’abbiam predicato l’Evangelo di Dio.

Atti 18:3 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Atti 18:3 (RIV) »
E siccome era del medesimo mestiere, dimorava con loro, e lavoravano; poiché, di mestiere, eran fabbricanti di tende.

1 Tessalonicesi 4:11 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
1 Tessalonicesi 4:11 (RIV) »
di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come v’abbiamo ordinato di fare,

1 Corinzi 4:12 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
1 Corinzi 4:12 (RIV) »
e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo;

Efesini 4:28 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Efesini 4:28 (RIV) »
Chi rubava non rubi più, ma s’affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno.

Proverbi 31:27 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Proverbi 31:27 (RIV) »
Ella sorveglia l’andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia.

2 Corinzi 11:9 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
2 Corinzi 11:9 (RIV) »
e quando, durante il mio soggiorno fra voi, mi trovai nel bisogno, non fui d’aggravio a nessuno, perché i fratelli, venuti dalla Macedonia, supplirono al mio bisogno; e in ogni cosa mi sono astenuto e m’asterrò ancora dall’esservi d’aggravio.

Atti 20:34 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Atti 20:34 (RIV) »
Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che eran meco.

2 Tessalonicesi 3:12 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
2 Tessalonicesi 3:12 (RIV) »
A quei tali noi ordiniamo e li esortiamo nel Signor Gesù Cristo che mangino il loro proprio pane, quietamente lavorando.

2 Tessalonicesi 3:8 Commento del Versetto della Bibbia

Spiegazione di 2 Tessalonicesi 3:8

Versetto Biblico: 2 Tessalonicesi 3:8

In questo versetto, l'apostolo Paolo esprime la sua frustrazione rispetto a coloro che si rifiutano di lavorare e che dipendono dagli altri. Ai tessalonicesi è stato insegnato a condurre una vita diligente e produttiva e Paolo ha dato l'esempio durante la sua permanenza tra loro.

Significato del Versetto

Il contesto di 2 Tessalonicesi 3:8 è nel discorso di Paolo riguardo il fatto che ha vissuto tra di loro senza approfittare di nessuno, lavorando giorno e notte per non essere un peso. Questo comportamento riflette il principio biblico del lavoro e della responsabilità personale.

Commento di Matteo Enrico

Matteo Enrico sottolinea come Paolo non solo predicasse il Vangelo, ma lo accompagnasse con il suo esempio di laboriosità. Egli avvisò i tessalonicesi a non imitare i pigri e galantuomini, ma piuttosto a seguire il suo esempio, insiste sulla necessità di vivere in modo ordinato e laborioso.

Commento di Albert Barnes

Albert Barnes enfatizza che l'atteggiamento di Paolo era di contrarietà all'ozio. Egli afferma che il lavoro è un investimento nei confronti della comunità e un mezzo per guadagnare il rispetto degli altri. L'avvertimento di Paolo riguarda l'impatto che il comportamento pigro avrebbe avuto sulla chiesa e sulla sua missione.

Commento di Adam Clarke

Adam Clarke approfondisce il concetto di responsabilità individuale, ricordando che ogni membro della comunità cristiana deve sforzarsi di contribuire mediante il lavoro. Sottolinea inoltre che Paolo viveva secondo i principi che insegnava, mostrando così la coerenza tra fede e azione.

Collegamenti Tematici e Croce Riferimenti

Questo versetto è in relazione con altri versetti che enfatizzano il lavoro e la responsabilità nella vita cristiana:

  • Genesi 3:19: “Con il sudore del tuo volto mangerai pane.”
  • Proverbi 14:23: “In ogni lavoro c'è profitto, ma le parole dei labbri portano alla povertà.”
  • Efesini 4:28: “Chi ruba non rubi più; ma piuttosto si affatichi, operando con le sue mani ciò che è buono.”
  • 1 Timoteo 5:8: “Se qualcuno non provvede ai propri, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede.”
  • Colossesi 3:23: “E qualunque cosa facciate, fatela di cuore, come per il Signore.”
  • Proverbi 6:6: “Va' verso la formica, o pigro; considera le sue vie e diventa saggio.”
  • 2 Corinzi 3:6: “È lui che ci ha resi idonei a essere ministri di un nuovo patto.”

Conclusione

In sintesi, 2 Tessalonicesi 3:8 ci insegna l'importanza del lavoro e della responsabilità nel contesto della vita cristiana. Paolo invita i fedeli a cercare l'esempio di coloro che lavorano diligentemente e a non essere né oziosi né indipendenti, contribuendo così al bene della comunità.

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