Significato di Efesini 4:28

Efesini 4:28 affronta il tema del lavoro e dell'integrità, esortando i credenti a utilizzare le loro risorse in modo che siano utili per gli altri. La scrittura dice: "Chi ruba, non rubi più; ma invece si affatichi, facendo con le proprie mani quello che è buono, per avere qualcosa da dare a chi è nel bisogno."

Commento Biblico

Diverse fonti di commento biblico offrono una varietà di intuizioni su questo versetto:

• Matthew Henry:

  Henry sottolinea l'importanza del lavoro onesto, evidenziando che il lavoro non è solo un modo per guadagnare denaro, ma un modo per servire gli altri e contribuire alla comunità. Egli enfatizza il dovere dei cristiani di astenersi dal rubare e di cercare opportunità per aiutare i bisognosi.

• Albert Barnes:

  Barnes osserva che l'apostolo Paolo qui invita i cristiani ad abbandonare le pratiche scorrette e a dedicarsi invece a un lavoro produttivo. Questo versetto è un richiamo alla responsabilità personale e alla carità verso gli altri, richiedendo ai credenti di essere generosi e di condividere ciò che hanno.

• Adam Clarke:

  Clarke aggiunge che la transizione dal furto al lavoro rappresenta una rinascita spirituale. Egli pertanto interpreta il versetto non solo in un contesto di comportamento etico, ma anche come un passo verso la salvezza e la redenzione personale, sottolineando il cambiamento interiore necessario per vivere una vita cristiana autentica.

Interpretazione e Comprensione

Questo versetto invita i credenti a considerare il loro modo di guadagnare. Non basta astenersi dal male, ma è necessario anche impegnarsi nel bene, contribuendo non solo al proprio sostentamento, ma anche al benessere degli altri. Attraverso il lavoro, i cristiani possono onorare Dio e dimostrare amore per il prossimo.

Collegamenti e Riferimenti Incrociati

Efesini 4:28 è collegato a diversi versetti della Bibbia che rafforzano i temi del lavoro, della generosità, e dell'integrità. Ecco alcuni riferimenti incrociati significativi:

• Esodo 20:15: "Non ruberai."
• 1 Tessalonicesi 4:11: "E cercate di vivere in modo da dare una testimonianza a coloro che non credono."
• Colossesi 3:23-24: "Qualunque cosa facciate, fatela di buon cuore, come per il Signore."
• 2 Corinzi 9:7: "Ognuno dia come ha determinato nel suo cuore, non di malavogliera o per forza; perché Dio ama un donatore allegro."
• Proverbi 14:23: "In ogni fatica c'è profitto, ma il parlare solo di parole porta alla miseria."
• 2 Tessalonicesi 3:10: "Se qualcuno non vuol lavorare, neppure mangi."
• Atti 20:35: "Vi ho mostrato che con fatica e lavoro dovete aiutare i deboli."

Conclusione

L'insegnamento di Efesini 4:28 è chiaro e diretto: il comportamento morale dei credenti implica non solo un rifiuto del male, ma anche un'incessante ricerca del bene attraverso il lavoro e la condivisione. La scrittura ci ricorda che la vera misura di un cristiano non è solo ciò che evita, ma ciò che attivamente fa per gli altri.