Old Testament
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Osea 7:7 Significato del Versetto della Bibbia
Tutti sono ardenti come un forno, e divorano i loro reggitori; tutti i loro re cadono, non ve n’è uno fra loro che gridi a me.
Osea 7:7 Riferimenti Incrociati
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2 Re 15:30 (RIV) »
Hosea, figliuolo di Ela, ordì una congiura contro Pekah, figliuolo di Remalia; lo colpì, l’uccise, e regnò in luogo suo, l’anno ventesimo del regno di Jotham, figliuolo di Uzzia.

2 Re 15:14 (RIV) »
E Menahem, figliuolo di Gadi, salì da Tirtsa e venne a Samaria; colpì in Samaria Shallum, figliuolo di Jabesh, l’uccise, e regnò in luogo suo.

2 Re 15:25 (RIV) »
E Pekah, figliuolo di Remalia, suo capitano, congiurò contro di lui, e lo colpì a Samaria, e con lui Argob e Arech, nella torre del palazzo reale. Avea seco cinquanta uomini di Galaad; uccise Pekachia, e regnò in luogo suo.

2 Re 15:10 (RIV) »
E Shallum, figliuolo di Jabesh, congiurò contro di lui; lo colpì in presenza del popolo, l’uccise, e regnò in sua vece.

Giobbe 36:13 (RIV) »
Gli empi di cuore s’abbandonano alla collera, non implorano Iddio quand’ei gl’incatena;

Isaia 64:7 (RIV) »
Non v’è più alcuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiché tu ci hai nascosta la tua faccia, e ci lasci consumare dalle nostre iniquità.

Osea 7:10 (RIV) »
L’orgoglio d’Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano all’Eterno, al loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo.

Osea 8:4 (RIV) »
Si son stabiliti dei re, senz’ordine mio; si sono eletti dei capi a mia insaputa; si son fatti, col loro argento e col loro oro, degl’idoli destinati ad esser distrutti.

Isaia 9:13 (RIV) »
(H9-12) Ma il popolo non torna a colui che lo colpisce, e non cerca l’Eterno degli eserciti.

Ezechiele 22:30 (RIV) »
Ed io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse la cinta e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l’ho trovato.

Daniele 9:13 (RIV) »
Com’è scritto nella legge di Mosè, tutta questa calamità ci è venuta addosso; e, nondimeno, non abbiamo implorato il favore dell’Eterno, del nostro Dio, ritraendoci dalle nostre iniquità e rendendoci attenti alla sua verità.

Osea 5:15 (RIV) »
Io me n’andrò e tornerò al mio luogo, finch’essi non si riconoscan colpevoli, e cercan la mia faccia; quando saranno nell’angoscia, ricorreranno a me.

Osea 7:14 (RIV) »
Essi non gridano a me col cuor loro, ma si lamentano sui loro letti; si radunano ansiosi per il grano ed il vino, e si ribellano a me!

2 Re 9:24 (RIV) »
Ma Jehu impugnò l’arco e colpì Joram fra le spalle, sì che la freccia gli uscì pel cuore, ed egli stramazzò nel suo carro.

2 Re 10:7 (RIV) »
E come questi ebbero ricevuta la lettera, presero i figliuoli del re, li scannarono tutti e settanta; poi misero le loro teste in ceste, e le mandarono a Jehu a Izreel.

2 Re 10:14 (RIV) »
Jehu disse ai suoi: “Pigliateli vivi!” E quelli li presero vivi e li scannarono presso la cisterna della casa di ritrovo. Erano quarantadue, e non ne scampò uno.

2 Re 9:33 (RIV) »
Egli disse: “Buttatela giù!” Quelli la buttarono; e il suo sangue schizzò contro il muro e contro i cavalli. Jehu le passò sopra, calpestandola;

1 Re 16:9 (RIV) »
Zimri, suo servo, comandante della metà de’ suoi carri, congiurò contro di lui. Ela era a Tirtsa, bevendo ed ubriacandosi in casa di Artsa, prefetto del palazzo di Tirtsa,

1 Re 16:18 (RIV) »
Zimri, vedendo che la città era presa, si ritirò nella torre della casa del re, diè fuoco alla casa reale restando sotto alle rovine, e così mori,

1 Re 16:22 (RIV) »
Ma il popolo che seguiva Omri la vinse contro quello che seguiva Tibni, figliuolo di Ghinath. Tibni morì, e regnò Omri.
Osea 7:7 Commento del Versetto della Bibbia
Spiegazione del Versetto Biblico: Osea 7:7
Contesto e Messaggio: Osea 7:7 è un versetto che rappresenta la condizione disperata di Israele, usato per comunicare la mancanza di stabilità e unità tra il popolo di Dio a causa della loro ribellione e infedeltà.
Interpretazione dei Commentari:
Commento di Matthew Henry
Henry sottolinea come la metafora del fuoco consumante sia indicativa della distruzione inevitabile che attende coloro che continuano sulla via della trasgressione. La mancanza di capacità di recupero evidenziata nel versetto riflette anche il giudizio di Dio sugli iniqui e il rifiuto di tornare a Lui.
Commento di Albert Barnes
Barnes analizza Osea 7:7 dal punto di vista della giustizia divina e della severità del giudizio. Sottolinea che la stabilità di Israele era stata messa in discussione a causa delle loro azioni corrotte, e Dio, essendo giusto, non avrebbe potuto ignorare tali colpe. La rassegnazione ad essere "consumati" è il risultato di una cieca persistenza nel peccato.
Commento di Adam Clarke
Clarke fornisce un'analisi dettagliata del linguaggio utilizzato, evidenziando la struttura della frase che fa riferimento sia alla corona di gloria di Dio che sia alla tristezza del peccato umano. L’inevitabilità dell’autodistruzione di Israele diventa una lezione morale per tutti i lettori.
Implicazioni e Connessioni:
- Osea 4:14 - Riferisce al peccato e al risultato della non-penitenza.
- Geremia 5:23 - Descrive la durezza del cuore del popolo e la loro arroganza.
- Isaia 1:4 - Denuncia la ribellione del popolo di Dio.
- Amos 4:6 - Rimprovera l'Israele che non si è pentito, nonostante i segnali di avvertimento inviati da Dio.
- Malachia 3:6 - Risalta la sua immutabilità e giustizia contro l'infedeltà.
- Esechia 18:30 - Invita alla riconciliazione e alla conversione.
- Luca 13:3 - Richiama la necessità del ravvedimento per evitare la rovina.
Conclusione: Osea 7:7 serve come avvertimento e riflessione sulla condizione del peccato, requisito necessario per capire il messaggio dell'intera Scrittura. Attraverso i contributi dei commentatori, possiamo vedere le connessioni fondamentali che questo verso ha con altre Scritture e con le tematiche più ampie di pentimento e giustizia divina.
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