Giobbe 17:1 Significato del Versetto della Bibbia

Il mio soffio vitale si spenge, i miei giorni si estinguono, il sepolcro m’aspetta!

Versetto Precedente
« Giobbe 16:22
Versetto Successivo
Giobbe 17:2 »

Giobbe 17:1 Riferimenti Incrociati

Questa sezione offre un riferimento incrociato dettagliato progettato per arricchire la tua comprensione delle Scritture. Qui sotto, troverai versetti accuratamente selezionati che risuonano con i temi e gli insegnamenti relativi a questo versetto della Bibbia. Clicca su qualsiasi immagine per esplorare analisi dettagliate di versetti della Bibbia correlati e scoprire approfondimenti teologici più profondi.

Salmi 88:3 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Salmi 88:3 (RIV) »
poiché l’anima mia è sazia di mali, e la mia vita è giunta presso al soggiorno dei morti.

Isaia 38:10 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Isaia 38:10 (RIV) »
“Io dicevo: Nel meriggio de’ miei giorni debbo andarmene alle porte del soggiorno de’ morti; io son privato del resto de’ miei anni!

Giobbe 6:11 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giobbe 6:11 (RIV) »
Che è mai la mia forza perch’io speri ancora? Che fine m’aspetta perch’io sia paziente?

Giobbe 19:17 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giobbe 19:17 (RIV) »
Il mio fiato ripugna alla mia moglie, faccio pietà a chi nacque dal seno di mia madre.

Giobbe 42:16 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giobbe 42:16 (RIV) »
Giobbe, dopo questo, visse centoquarant’anni, e vide i suoi figliuoli e i figliuoli dei suoi figliuoli, fino alla quarta generazione.

Giobbe 17:13 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giobbe 17:13 (RIV) »
Se aspetto come casa mia il soggiorno de’ morti, se già mi son fatto il letto nelle tenebre,

Isaia 57:16 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Isaia 57:16 (RIV) »
Poiché io non voglio contendere in perpetuo né serbar l’ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte, non vengan meno dinanzi a me.

Giobbe 17:1 Commento del Versetto della Bibbia

Commentario su Giobbe 17:1

Giobbe 17:1 ci offre uno sguardo profondo sulla sofferenza umana e sulla fragilità della vita. In questo versetto, Giobbe esprime la sua angoscia e il suo stato di miseria, dichiarando: “Il mio respiro è scarso, il mio tempo è finito”. È un riconoscimento della sua condizione disperata e della realtà inevitabile della morte.

Significato del Versetto

Questo versetto rappresenta un potente momento di vulnerabilità in cui Giobbe si confronta con la propria mortalità. La sua affermazione non è solo un grido di dolore, ma un invito a riflettere sulla vita e su come essa sia, in definitiva, breve e piena di sofferenza.

Analisi dei Commenti

  • Matthew Henry:

    Henry sottolinea l’umanità e l’onestà nel dolore di Giobbe. Giobbe non nasconde le sue emozioni e riconosce la sua condizione come una lotta aperta con l’inevitabile fine della vita. Il commento di Henry suggerisce che essere aperti sul nostro dolore è parte della nostra umanità.

  • Albert Barnes:

    Barnes interpreta questo versetto evidenziando la disperazione di Giobbe in un momento in cui sente la sua vita svanire. Il commento suggerisce che Giobbe utilizza questo linguaggio poetico per esprimere la gravità della sua situazione e la sua ricerca di giustizia e comprensione.

  • Adam Clarke:

    Clarke enfatizza la sofferenza fisica e spirituale di Giobbe, sottolineando come il suo stato attuale influisca non solo sulla sua vita, ma anche sulla sua salute mentale e sul suo rapporto con Dio. Clarke discute l’importanza di affrontare apertamente le proprie ferite.

Collegamenti con Altri Versetti

Giobbe 17:1 può essere connesso ad altri versetti della Scrittura che trattano temi di sofferenza e mortalità. Qui di seguito vi sono alcuni collegamenti:

  • Salmo 39:4-5 - Riflessioni sulla brevità della vita.
  • Ecclesiaste 3:1 - Un tempo per ogni cosa sottolineando il ciclo della vita e della morte.
  • Giobbe 14:1-2 - Riconoscimento della fragilità umana e del suo destino.
  • Romani 8:18 - Le sofferenze del presente non sono paragonabili alla gloria futura.
  • 2 Corinzi 4:16-18 - La nostra leggera afflizione produce un eterno peso di gloria.
  • Filippesi 1:21 - “Per me vivere è Cristo e morire è guadagno”.
  • Isaia 40:6-8 - L’importanza della natura transitoria della vita umana.

Conclusione

Giobbe 17:1, attraverso le sue immagini potenti e il suo linguaggio evocativo, ci invita a riflettere sulla nostra propria esistenza e fragilità. Attraverso i commenti di esperti e le connessioni con altri versetti, emergono temi di difficoltà, vulnerabilità e la necessità di accettare la realtà della vita e della morte. Questi elementi sono fondamentali per una profonda comprensione biblica e un'interpretazione significativa delle Scritture.

*** Il commento sui versetti della Bibbia è composto da fonti di dominio pubblico. Il contenuto è stato generato e tradotto utilizzando la tecnologia AI. Si prega di informarci se sono necessarie correzioni o aggiornamenti. Il tuo feedback ci aiuta a migliorare e a garantire l'accuratezza delle nostre informazioni.

RIV Libri della Bibbia