Significato di Esodo 31:1

Esodo 31:1 dice: "Il Signore parlò a Mosè, dicendo: 'Ecco, io ho chiamato per nome Bezalel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribù di Giuda'." Questo versetto segna un'importante dichiarazione divina riguardante l'arte e l'abilità, nonché la specifica chiamata di un uomo per adempiere a un compito sacro nel contesto della costruzione del tabernacolo.

Commento e Interpretazione

Secondo i commenti di Matthew Henry, questo passaggio evidenzia l’importanza dell’arte nel servizio di Dio. Sottolinea che il Signore non solo fornisce la visione del tabernacolo, ma anche gli artisti abili necessari per realizzarla. La scelta di Bezalel dimostra che Dio equipaggia coloro che chiama.

Albert Barnes fa notare che Bezalel è descritto come un "uomo pieno dello Spirito di Dio, in sapienza, in intelletto e in conoscenza" (esodo 31:3). Questo ci indica che l’abilità artistica deve essere infestata dall'ispirazione divina. Le capacità naturali vengono potenziate dalla guida dello Spirito Santo.

Adam Clarke sottolinea l'importanza della tribù di Giuda, da cui Bezalel proviene. Notando che i dettagli genealogici non sono privi di significato, Clarke evidenzia il fatto che Dio spesso scegli i Suoi servitori da tra i gruppi considerati – in questo caso, una tribù rinomata – per esaltare il Suo piano e la Sua gloria.

Riflessioni Teologiche

Questo versetto non è solo un'assegnazione di un compito, ma un richiamo alla creatività umana quando guidata da Dio. La chiamata di Bezalel si ricollega al tema generale del servizio nel contesto della costruzione del tabernacolo, simbolo della presenza di Dio tra il Suo popolo.

Significato di "essere chiamato": La chiamata di Dio implica responsabilità e preghiera. Bezalel è un esempio di come l’arte può essere utilizzata per il servizio sacro, e non solo per fini estetici o personali.

Collegamenti con Altri Versi

I seguenti versetti possono essere considerati come riferimenti incrociati e pertinenti per una comprensione più profonda di Esodo 31:1:

• Esodo 35:30-35 - Continuazione della chiamata di Bezalel e delle abilità artistiche date da Dio.
• 1 Corinzi 12:4-11 - La varietà dei doni spirituali e l'importanza delle diverse abilità nel corpo di Cristo.
• Esodo 36:1 - Conferma delle abilità di Bezalel e Oholiab nel realizzare il lavoro per il tabernacolo.
• Romani 12:6-8 - L’esortazione ad usare i doni ricevuti per il bene della Chiesa e dell’umanità.
• Salmo 139:14 - Riflessione sulla meravigliosa creazione dell'essere umano e i doni significativi conferiti da Dio.
• Efesini 2:10 - "Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per fare opere buone."
• Colossesi 3:23-24 - L’atteggiamento da avere mentre facciamo ogni lavoro, sapendo di servire il Signore.
• Proverbi 22:29 - "Hai visto un uomo abile nel suo lavoro? Egli starà davanti ai re."
• Genesi 1:26-27 - Creazione dell'uomo a immagine di Dio, indicando il valore intrinseco dell'abilità umana.
• Isaia 28:26 - Riferimento alla saggezza di Dio nell'insegnare il modo corretto di costruire.

Conclusione

Attraverso Esodo 31:1 e i suoi commenti, possiamo comprendere l’importanza del dono dell’abilità e della creatività nel servizio a Dio. Questa chiamata speciale rivelata a Mosè non riguarda solo l'arte nel tabernacolo, ma si estende a tutte le espressioni di talento e abilità che devono essere dedicate al Signore. La lettura e l'interpretazione di versetti come questo ci guidano a una più profonda comprensione delle Scritture e notano il valore di collegare i versetti biblici per una rivelazione più ricca.

Questo versetto porta in luce la bellezza di come le diverse parti della Scrittura si intersecano, ed è un invito a esplorare l'arte divina e le capacità che Dio ha messo in noi, creando un dialogo interbibblico che promuove un'interpretazione più ricca.