Atti 13:37 Significato del Versetto della Bibbia

ma colui che Dio ha risuscitato, non ha veduto la corruzione.

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Atti 13:37 Riferimenti Incrociati

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Atti 13:30 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Atti 13:30 (RIV) »
Ma Iddio lo risuscitò dai morti;

Atti 2:24 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Atti 2:24 (RIV) »
ma Dio lo risuscitò, avendo sciolto gli angosciosi legami della morte, perché non era possibile ch’egli fosse da essa ritenuto.

Atti 13:37 Commento del Versetto della Bibbia

Interpretazione di Atti 13:37

Il versetto Atti 13:37 dice: "Ma colui che Dio ha risuscitato, non ha visto corruzione." Questo versetto si colloca nel discorso di Paolo a Antiochia di Pisidia, dove lui presenta la resurrezione di Gesù come il compimento delle promesse divine riguardanti il Messia.

Significato Biblico

In questo versetto si evidenzia la natura divina della resurrezione di Gesù, che è stata una manifestazione della potenza di Dio e il segno che Cristo era il Salvatore promesso.

Commentario di Matthew Henry

Secondo il commentario di Matthew Henry, la resurrezione di Gesù è fondamentale per la nostra fede. La sua vittoria sulla morte è un'importante assicurazione per i credenti, suggerendo che, come Lui è stato risuscitato, anche noi possiamo avere speranza nella vita eterna. La frase “non ha visto corruzione” implica che Gesù, essendo senza peccato, non ha subito la degradazione della carne che affligge l'umanità.

Commentario di Albert Barnes

Albert Barnes sottolinea che il versetto enfatizza la differenza tra la morte di Gesù e quella di altri. Mentre gli esseri umani, a causa del peccato, devono affrontare la corruzione, Gesù, essendo il Santo e il Giusto, ha superato la morte. Questa affermazione serve a confermare la divinità di Cristo e il suo ruolo unico nel piano di salvezza.

Commentario di Adam Clarke

Adam Clarke aggiunge che la risurrezione di Gesù è il fondamento della speranza cristiana. Egli spiega che la frase “non ha visto corruzione” può essere vista nel contesto della profezia di Salmo 16:10, che preannuncia come il Santo di Dio non avrebbe dovuto rimanere in tomba. Clarke evidenzia anche l'importanza di riconoscere il sacrificio di Cristo come centrale nella fede cristiana.

Collegamenti tra Versetti Biblici

L’interpretazione di questo versetto può essere ulteriormente approfondita attraverso vari riferimenti incrociati con altri versetti biblici, che mettono in risalto la tematica della resurrezione e dell'immortalità:

  • Salmo 16:10 - "Perché non abbandonerai l'anima mia nella tomba, né permetterai che il tuo Santo veda corruzione."
  • Romani 6:9 - "Ora sappiamo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui."
  • 1 Corinzi 15:55 - "O morte, dove è la tua vittoria? O morte, dove è il tuo pungiglione?"
  • Giovanni 11:25 - "Gesù le disse: 'Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà'."
  • Luca 24:5-6 - "Uomini, perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, ma è risuscitato."
  • Atti 2:31 - "Prevedendo, parlò della resurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato abbandonato nella tomba, né la sua carne avrebbe vista corruzione."
  • Filippesi 3:20-21 - "Infatti la nostra patria è nei cieli e da lì aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, che trasformerà il nostro corpo umile in un corpo glorioso."

Conclusione

L'interpretazione di Atti 13:37 ci offre una profonda comprensione della resurrezione e del ruolo di Cristo nel piano divino. La risurrezione non è solo un evento storico, ma è il fondamento della nostra speranza e fede. Attraverso questa connessione con altri versetti, possiamo vedere l'unità e la continuità del messaggio biblico riguardante la vita, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, rendendo chiara la promessa di vita eterna per coloro che credono in Lui.

Strumenti per la Comprensione dei Versetti Biblici

Per chi sta cercando risorse per la comprensione dei versetti biblici, è utile utilizzare strumenti di cross-referencing biblico, come concordanze bibliche o guide ai riferimenti incrociati. Studiando i versetti in relazione tra loro, si possono scoprire nuovi significati e approfondire la comprensione delle Scritture.

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