Interpretazione di Atti 13:35
Atti 13:35 è un versetto che dice: “Perciò egli dice anche in un altro luogo: ‘Non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.’” Questo versetto è una citazione tratta dal Salmo 16:10 e si inserisce in un contesto più ampio che riguarda la risurrezione di Gesù Cristo.
Significato del Versetto
In questo versetto, l'apostolo Paolo sta parlando agli ebrei nella sinagoga di Antiochia di Pisidia, collegando la risurrezione di Gesù alle Scritture ebraiche. La sua citazione da Salmo 16 è fondamentale per dimostrare che la profezia riguardante il Santo di Dio, che non avrebbe visto la corruzione, si riferisce indubbiamente a Cristo, il quale è stato risuscitato dai morti.
Commento dei Padri
- Matthew Henry: Sottolinea come la risurrezione di Cristo sia essenziale per la fede cristiana e come questa verità sostenga le speranze di tutti i credenti. La sua interpretazione evidenzia la connessione tra la promessa divina e il compimento in Cristo.
- Albert Barnes: Indica che Dio ha proteggere il corpo di Gesù dalla decomposizione naturale, usando questo versetto per enfatizzare la divinità di Cristo e il suo ruolo come Salvatore. Barnes spiega il significato del termine "Santo" e il suo riferimento diretto a Gesù.
- Adam Clarke: Aggiunge una spiegazione più dettagliata sul contesto del Salmo, chiarendo che riguardo alla vita dell’individuo, la morte non ha l'ultima parola. Clarke discute il rapporto tra il Salmo e la risurrezione e sottolinea come Dio abbia eseguito la sua opera di salvezza attraverso Cristo.
Riflessioni Teologiche
La risurrezione di Gesù non solo dimostra la sua natura divina, ma anche l’adempimento delle profezie. Essa rappresenta un tema ricorrente nella filosofia cristiana, dove la vittoria sulla morte è centrale nella speranza cristiana. La connessione tra l’Antico e il Nuovo Testamento mostra la continuità della redenzione attraverso Dio.
Cross-riferimenti Biblici
- Salmi 16:10 – “Non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.”
- 1 Corinzi 15:54 – “La morte è stata inghiottita nella vittoria.”
- Atti 2:27 – Citazione simile riguardante la risurrezione di Cristo.
- Romani 4:25 – “Egli è stato dato per i nostri peccati, ed è risuscitato per la nostra giustificazione.”
- Giovanni 11:25 – “Io sono la resurrezione e la vita.”
- Romani 6:9 – “Poiché sappiamo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più.”
- Matteo 28:6 – “Non è qui; è risorto!”
Conclusione
Le connessioni tematiche tra questo versetto e la risurrezione di Cristo sono fondamentali per comprendere la narrazione biblica nel suo insieme. Attraverso l'uso dei versetti dell'Antico Testamento, gli autori del Nuovo Testamento stabiliscono chiari legami che corroborano la fede cristiana e mostrano come le Scritture si interconnettano in un dialogo continuo e profondo.
Strumenti di Riferimento Biblico
- Guida al Riferimento Biblico
- Concordanza Biblica
- Sistemi di Riferimento Biblico
- Risorse per Riferimenti Biblici
- Metodi di Studio e Riferimento Biblico
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