Significato del versetto della Bibbia: Atti 2:21
Il versetto Atti 2:21 afferma:
"E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato."
Questo versetto si colloca nel contesto del discorso di Pietro durante la Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese sugli apostoli e questi cominciarono a parlare in altre lingue.
Qui, Pietro cita il profeta Gioele, sottolineando che la salvezza è disponibile per tutti coloro che invocano il nome del Signore.
Interpretazione e Spiegazione
Le seguenti interpretazioni e spiegazioni si basano su commentari pubblici dell'epoca, tra cui quelli di
Matthew Henry, Albert Barnes e Adam Clarke.
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Matthew Henry osserva che questo versetto segna un grande principio della grazia divina: la salvezza è aperta a ogni persona,
non importa il suo passato o le sue colpe. Invocherà il Signore non è un atto di merito, ma una richiesta di aiuto che tutti possono e devono fare.
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Albert Barnes sottolinea che l'atto di invocare il nome del Signore implica un riconoscimento della necessità
e della nostra incapacità di salvarci da soli. La fede in Cristo è la chiave per accedere alla salvezza.
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Adam Clarke mette in evidenza il significato del "nome" nei testi biblici, che rappresenta l'intera persona e opera di Cristo.
Invocarlo significa appigliarsi alla sua volontà e alla sua capacità di salvare.
Connessioni con Altri Versetti Biblici
Atti 2:21 ha numerosi riferimenti e paralleli nell'intera Scrittura. Ecco alcuni versetti che formano una rete di significati
e insegnamenti simili:
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Gioele 2:32 - Questo versetto è la fonte originale citata da Pietro e parla della stessa grazia e salvezza promesse.
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Romani 10:13 - "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." Questo rafforza l'idea di accesso universale alla salvezza.
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Giovanni 3:16 - "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna."
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Atti 4:12 - "In nessun altro c’è salvezza, poiché non vi è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi dobbiamo essere salvati."
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Isaia 55:6 - "Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino." Invita a sollecitare la salvezza di Dio.
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1 Giovanni 1:9 - "Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonare i nostri peccati."
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Salmo 145:18 - "Il Signore è vicino a quelli che lo invocano, a quelli che lo chiamano con sincerità."
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Ebrei 7:25 - "Perciò egli è anche in grado di salvare perfettamente quelli che per suo mezzo si accostano a Dio."
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Giovanni 14:6 - "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."
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Efesini 2:8-9 - "Infatti per grazia siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi, è il dono di Dio."
Riflessioni Finali
Il versetto Atti 2:21 ci invita a comprendere l'universalità della chiamata divina alla salvezza.
La salvezza è un dono accessibile a tutti, che ci richiama a invocare sinceramente il nome del Signore.
Attraverso la fede in Cristo e l'invocazione del suo nome, possiamo ottenere la libertà dal peccato e la vita eterna.
Per approfondire questo argomento, è utile utilizzare strumenti di cross-referencing biblico, per vedere come questi versetti
"dialogano" tra loro e offrono una comprensione più profonda dei temi di grazia e salvezza.
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