Atti 26:15 Significato del Versetto della Bibbia

E io dissi: Chi sei tu, Signore? E il Signore rispose: Io son Gesù, che tu perseguiti.

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Atti 26:15 Riferimenti Incrociati

Questa sezione offre un riferimento incrociato dettagliato progettato per arricchire la tua comprensione delle Scritture. Qui sotto, troverai versetti accuratamente selezionati che risuonano con i temi e gli insegnamenti relativi a questo versetto della Bibbia. Clicca su qualsiasi immagine per esplorare analisi dettagliate di versetti della Bibbia correlati e scoprire approfondimenti teologici più profondi.

Matteo 25:45 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Matteo 25:45 (RIV) »
Allora risponderà loro, dicendo: In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me.

Giovanni 15:20 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giovanni 15:20 (RIV) »
Ricordatevi della parola che v’ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

Esodo 16:8 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Esodo 16:8 (RIV) »
E Mosè disse: “Vedrete la gloria dell’Eterno quando stasera egli vi darà della carne da mangiare e domattina del pane a sazietà; giacché l’Eterno ha udito le vostre mormorazioni che proferite contro di lui; quanto a noi, che cosa siamo? le vostre mormorazioni non sono contro di noi ma contro l’Eterno”.

Matteo 25:40 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Matteo 25:40 (RIV) »
E il Re, rispondendo, dirà loro: In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.

Atti 26:15 Commento del Versetto della Bibbia

Commento su Atti 26:15

Il versetto Atti 26:15, in cui Paolo narra la sua esperienza di conversione, contiene una profonda rivelazione dell'identità di Gesù e dell'importanza della missione apostolica. Qui discuteremo il significato di questo versetto, combinando varie prospettive da commentari di pubblico dominio come quelli di Matthew Henry, Albert Barnes e Adam Clarke.

Significato del Versetto

In Atti 26:15, Paolo racconta che quando Gesù gli apparve, domandò: “Chi sei, Signore?” Questa domanda riflette la meraviglia e il confronto di Paolo con la realtà divina. È significativa in quanto segna l’inizio della percezione di Paolo dell'identità di Gesù e del suo ruolo nel piano di salvezza.

Riflessioni di Matthew Henry

Matthew Henry sottolinea l'importanza di riconoscere Gesù come Signore. Egli nota che Paolo, da persecutore dei cristiani, si trovò in una situazione dove l'illuminazione divina lo portò a comprendere l’autorità di Cristo. Henry evidenzia la transizione di Paolo da una vita di opposizione a una di servizio, suggerendo che il vero incontro con Cristo trasforma radicalmente la vita di una persona.

Interpretazione di Albert Barnes

Albert Barnes avverte che la domanda di Paolo non è solo una ricerca di identità, ma anche un atto di umiltà. Identificare Cristo è essenziale per la vera comprensione del Vangelo. Barnes afferma che questa interazione rivela la necessità per ogni individuo di riconoscere il potere e la divinità di Gesù, elementi fondamentali per la fede cristiana.

Commento di Adam Clarke

Adam Clarke approfondisce l’idea che Paolo, nella sua vita precedente, era lontano dalla verità. L’apparizione di Gesù non solo gli ha svelato la verità, ma ha anche aperto gli occhi su una missione superiore. Clarke evidenzia che questa esperienza è un modello di conversione, descrivendo come Dio chiama ciascuno di noi a seguirLo, nonostante il nostro passato.

Connessioni Bibliche

Atti 26:15 è ricco di riferimenti e collegamenti ad altri versetti biblici che rafforzano e illustrano la sua tematica. Di seguito sono elencati alcuni passaggi correlati:

  • Giovanni 1:29: Giovanni Battista riconosce Gesù come “l’agnello di Dio”.
  • Romani 10:9: La confessione della rinascita in Cristo è centrale per la fede.
  • 2 Corinzi 5:17: La trasformazione dell’individuo in Cristo.
  • 1 Timoteo 1:12-13: Paolo parla del suo passato e della grazia ricevuta.
  • Galati 1:15-16: La chiamata di Paolo a predicare tra le nazioni.
  • Isaia 6:8: La disponibilità al servizio di Dio.
  • Matteo 28:19-20: Il Grande Mandato di Gesù per i discepoli.
  • Atti 9:5: L’incontro iniziale di Paolo con Cristo.
  • Filippesi 3:13-14: L’importanza di voltarsi verso il futuro cristiano.

Conclusione

Atti 26:15 è un versetto che non solo testimonia la conversione di Paolo ma anche serve come guida per ogni credente. Le sue domande e affermazioni ci invitano a esplorare più a fondo la nostra comprensione di Cristo e il nostro ruolo nella Sua missione. Attraverso gli insegnamenti di illustri commentatori e le connessioni con altri versetti, possiamo comprendere la vastità della grazia divina e il potere trasformativo che Gesù ha sulla vita dei suoi seguaci.

Risorse per lo Studio Biblico

Per un approfondimento e un’analisi più dettagliata, si consiglia di utilizzare:

  • Bible concordance: Uno strumento per trovare riferimenti e connessioni bibliche.
  • Bible cross-reference guide: Una guida utile per lo studio incrociato dei versetti.
  • API per studio biblico: Metodo per confrontare versetti e temi attraverso le Scritture.
  • Riferimenti tematici: Robusta raccolta di riferimenti basati su temi specifici.
  • Strumenti di studio della Bibbia: Risorse per l’interpretazione e l’applicazione della Bibbia.

*** Il commento sui versetti della Bibbia è composto da fonti di dominio pubblico. Il contenuto è stato generato e tradotto utilizzando la tecnologia AI. Si prega di informarci se sono necessarie correzioni o aggiornamenti. Il tuo feedback ci aiuta a migliorare e a garantire l'accuratezza delle nostre informazioni.

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