Old Testament
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Atti 24:25 Significato del Versetto della Bibbia
Ma ragionando Paolo di giustizia, di temperanza e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, replicò: Per ora, vattene; e quando ne troverò l’opportunità, ti manderò a chiamare.
Atti 24:25 Riferimenti Incrociati
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Giovanni 16:8 (RIV) »
E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.

Atti 10:42 (RIV) »
Ed egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare ch’egli è quello che da Dio è stato costituito Giudice dei vivi e dei morti.

2 Pietro 1:6 (RIV) »
alla conoscenza la continenza; alla continenza la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l’amor fraterno;

1 Pietro 3:15 (RIV) »
anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza;

1 Pietro 4:4 (RIV) »
Per la qual cosa trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza, e dicon male di voi.

Atti 17:2 (RIV) »
e Paolo, secondo la sua usanza, entrò da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture,

2 Corinzi 5:10 (RIV) »
Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione della cose fatte quand’era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male.

2 Corinzi 6:2 (RIV) »
poiché egli dice: T’ho esaudito nel tempo accettevole, e t’ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza!

1 Corinzi 4:5 (RIV) »
Cosicché non giudicate di nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de’ cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Apocalisse 20:11 (RIV) »
Poi vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggiron terra e cielo; e non fu più trovato posto per loro.

Galati 3:22 (RIV) »
ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi alla fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti.

Atti 24:15 (RIV) »
avendo in Dio la speranza che nutrono anche costoro che ci sarà una risurrezione de’ giusti e degli ingiusti.

Atti 17:32 (RIV) »
Quando udiron mentovar la risurrezione de’ morti, alcuni se ne facevano beffe; ed altri dicevano: Su questo noi ti sentiremo un’altra volta.

Atti 16:29 (RIV) »
E quegli, chiesto un lume, saltò dentro, e tutto tremante si gettò ai piedi di Paolo e di Sila;

Atti 2:37 (RIV) »
Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiam fare?

2 Timoteo 4:1 (RIV) »
Io te ne scongiuro nel cospetto di Dio e di Cristo Gesù che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno:

1 Giovanni 3:10 (RIV) »
Da questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è da Dio; e così pure chi non ama il suo fratello.

1 Giovanni 3:7 (RIV) »
Figliuoletti, nessuno vi seduca. Chi opera la giustizia è giusto, come egli è giusto.

Ebrei 3:13 (RIV) »
ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: “Oggi”, onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato;

Ebrei 9:27 (RIV) »
E come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio,

Ebrei 6:2 (RIV) »
della dottrina dei battesimi e della imposizione delle mani, della risurrezione de’ morti e del giudizio eterno.
Atti 24:25 Commento del Versetto della Bibbia
Atti 24:25: "E mentre ragionava di giustizia, di castigo e del giudizio a venire, Felice, spaventato, rispose: 'Per ora, basta; quando avrò occasione, ti chiamerò'
Significato e interpretazione
Questo versetto tratta una conversazione tra l'apostolo Paolo e il governatore romano Felice. La risposta di Felice indica una reazione ambivalente alla verità spirituale e alle implicazioni della giustizia divina.
Spiegazioni chiave
- Discussione di Giustizia: Paolo parla della giustizia di Dio, che colpisce il cuore umano e provoca un senso di colpa e responsabilità. Questo richiama alla mente Romani 14:12, dove si sottolinea che ognuno darà conto di se stesso a Dio.
- Rifiuto della verità: Felice, sebbene sia colpito, decide di rimandare l'affrontare di questa verità. Questo è un tema comune nelle Scritture, come osservato in Giovanni 3:19, dove la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre.
- Paura del Giudizio Finale: La paura di Felice è indicativa di una consapevolezza della giustizia divina e del giudizio a venire, ricordando Ebrei 9:27, che afferma che è stabilito agli uomini di morire una sola volta e poi il giudizio.
Collegamenti con altri versetti
Le discussioni che Paolo ha con Felice possono essere collocate in un contesto più ampio di scritture che affrontano temi di giustizia e responsabilità. Ecco alcuni riferimenti incrociati pertinenti:
- Romani 2:6 - "Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere."
- Ebrei 10:31 - "È terribile cadere nelle mani del Dio vivente."
- Matteo 25:46 - "E questi andranno via per ricevere il castigo eterno."
- Giovanni 5:29 - "E usciranno quelli che hanno fatto il bene, per la resurrezione della vita; e quelli che hanno fatto il male, per quella della condanna."
- Galati 6:7 - "Non vi ingannate; Dio non si lascia beffare; perché ciò che l'uomo avrà seminato, quello anche raccoglierà."
- Ecclesiaste 12:14 - "Perché Dio giudicherà ogni opera, e tutto quanto è occulto, sia buono che cattivo."
- Romani 8:1 - "Non c'è dunque ora nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù."
Riflessioni e applicazioni pratiche
Il versetto invita alla riflessione su come reagiamo alle verità spirituali e alle nostre responsabilità davanti a Dio. La risposta di Felice può servire come avvertimento a non procrastinare la nostra risposta alla chiamata di Dio, poiché il tempo per decidere può non essere eterno.
Conclusione
In definitiva, Atti 24:25 è un potente promemoria della necessità di affrontare e rispondere alla verità di Dio con urgenza. Le sue parole ci esortano a considerare come trattiamo le questioni di giustizia e del giudizio a venire nella nostra vita quotidiana.
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