Marco 14:47 Significato del Versetto della Bibbia

ma uno di coloro ch’erano quivi presenti, tratta la spada, percosse il servitore del somma sacerdote, e gli spiccò l’orecchio.

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Marco 14:47 Riferimenti Incrociati

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Matteo 26:51 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Matteo 26:51 (RIV) »
Ed ecco, un di coloro ch’eran con lui, stesa la mano alla spada, la sfoderò; e percosso il servitore del sommo sacerdote, gli spiccò l’orecchio.

Luca 22:49 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Luca 22:49 (RIV) »
E quelli ch’eran con lui, vedendo quel che stava per succedere, dissero: Signore, percoterem noi con la spada?

Giovanni 18:10 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Giovanni 18:10 (RIV) »
Allora Simon Pietro, che avea una spada, la trasse, e percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l’orecchio destro. Quel servo avea nome Malco.

Marco 14:47 Commento del Versetto della Bibbia

Significato del Versetto Biblico: Marco 14:47

Il versetto Marco 14:47, che recita: "Uno dei presenti trasse la spada e colpì il servo del sommo sacerdote, e gli tagliò l'orecchio", è un passaggio ricco di significato e profonde implicazioni spirituali. Di seguito, troviamo un'analisi e un'interpretazione basate su commentari di pubblico dominio, come quelli di Matthew Henry, Albert Barnes e Adam Clarke.

Interpretazione Generale

Questo versetto si colloca nel contesto della cattura di Gesù, momento cruciale nella narrazione dei Vangeli. La reazione impulsiva di uno dei discepoli, che estrae la spada, evidenzia le tensioni e le paure presenti tra i seguaci di Gesù in un momento di grande vulnerabilità.

Commento di Matthew Henry

Matthew Henry sottolinea come questo atto di violenza sia rappresentativo della mancanza di comprensione da parte dei discepoli riguardo alla missione di Gesù. Egli osserva che, mentre tentano di proteggere il Maestro, non riescono a vedere che il sacrificio di Gesù è fondamentale per la salvezza dell'umanità. La reazione impulsiva serve quindi a evidenziare la necessità di una fede più profonda e di un abbandono alla volontà divina.

Commento di Albert Barnes

Albert Barnes, d'altra parte, enfatizza la natura umana del discepolo che impugna la spada. Questo gesto violento è un monumento al conflitto interiore che molti sperimentano quando si tratta di proteggere ciò che amano. Barnes suggerisce che la imposizione della forza non è mai la risposta giusta e che la vera forza viene dall'accettazione della volontà di Dio, anche nelle avversità.

Commento di Adam Clarke

Adam Clarke analizza il significato simbolico del gesto del discepolo. La perdita dell'orecchio del servo del sommo sacerdote rappresenta la perdita dell'ascolto spirituale. Clarke offre una riflessione sulla necessità di "ascoltare" la voce di Dio piuttosto che agire impulsivamente. Inoltre, suggerisce che la guarigione dell'orecchio da parte di Gesù, non riportata nei Vangeli, rappresenta la grazia e la misericordia di Dio anche nei momenti di conflitto.

Considerazioni Teologiche

È fondamentale considerare le implicazioni teologiche di questo passaggio. Rappresenta una delle prime manifestazioni della violenza che spirerà intorno alla figura di Gesù in quanto simbolo di salvezza. I discepoli non comprendono il piano divino e reagiscono con la forza, stesso tema che si ripropone in molte chiese e comunità credenti oggi, dove la violenza è spesso tema di dibattito.

Riferimenti a Versetti Correlati

Di seguito sono riportati i versetti che mostrano similitudini e collegamenti con Marco 14:47:

  • Matteo 26:51 - "Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, stese la mano e trasse la spada..."
  • Giovanni 18:10 - "Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse e colpì il servo del sommo sacerdote..."
  • Luca 22:49-50 - "Quando quelli che erano con lui videro ciò che stava per accadere, dissero: 'Signore, dobbiamo colpire con la spada?'"
  • Matteo 5:39 - "Ma io vi dico: non opponete resistenza al malvagio..."
  • Giovanni 15:13 - "Nessuno ha maggiore amore di quello di dare la propria vita per i propri amici."
  • Romani 12:19 - "Non vi vendicate, amatissimi, ma lasciate fare all'ira di Dio..."
  • Efesini 6:12 - "La nostra lotta non è contro carne e sangue, ma contro le potestà..."

Conclusioni

Marco 14:47 ci invita a riflettere sul nostro modo di reagire di fronte all'ingiustizia e alla sofferenza. La risposta di Peter è sia un invito a esaminare le nostre reazioni di fronte alla paura sia un promemoria della chiamata a seguire lo spirito di pace di Gesù. Queste considerazioni si collegano ai temi più ampi della Bibbia riguardanti l'amore, il sacrificio e la missione divina di salvezza.

Strumenti per il Riferimento Biblico

Per gli studiosi e i lettori della Bibbia, è utile avere accesso a strumenti di riferimento che facilitano la comprensione dei versetti. L'uso di una concordanza biblica, di una guida ai riferimenti incrociati e sistemi di riferimenti biblici possono arricchire lo studio e l'interpretazione delle Scritture.

Concludendo, Marco 14:47 è un punto di partenza per un'analisi profonda delle nostre risposte di fronte a situazioni difficili e della comprensione della missione di Cristo. Sollecita la riflessione su come i discepoli – e noi stessi – possiamo imparare a camminare nella fede, anche quando l'oscurità sembra prevalere.

*** Il commento sui versetti della Bibbia è composto da fonti di dominio pubblico. Il contenuto è stato generato e tradotto utilizzando la tecnologia AI. Si prega di informarci se sono necessarie correzioni o aggiornamenti. Il tuo feedback ci aiuta a migliorare e a garantire l'accuratezza delle nostre informazioni.

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