Genesi 33:20 Significato del Versetto della Bibbia

Ed eresse quivi un altare, e lo chiamò El-Elohè-Israel.

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Genesi 33:20 Riferimenti Incrociati

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Genesi 32:28 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 32:28 (RIV) »
E quello disse: “Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, poiché tu hai lottato con Dio e con gli uomini, ed hai vinto”.

Genesi 12:7 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 12:7 (RIV) »
E l’Eterno apparve ad Abramo e disse: “Io darò questo paese alla tua progenie”. Ed egli edificò quivi un altare all’Eterno che gli era apparso.

Genesi 8:20 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 8:20 (RIV) »
E Noè edificò un altare all’Eterno; prese d’ogni specie d’animali puri e d’ogni specie d’uccelli puri, e offrì olocausti sull’altare.

Genesi 13:18 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 13:18 (RIV) »
Allora Abramo levò le sue tende, e venne ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Hebron; e quivi edificò un altare all’Eterno.

Genesi 21:33 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 21:33 (RIV) »
E Abrahamo piantò un tamarindo a Beer-Sceba, e invocò quivi il nome dell’Eterno, l’Iddio della eternità.

Genesi 35:7 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 35:7 (RIV) »
ed edificò quivi un altare, e chiamò quel luogo El-Bethel, perché quivi Iddio gli era apparso, quando egli fuggiva dinanzi al suo fratello.

Genesi 33:20 Commento del Versetto della Bibbia

Genesi 33:20 - Significato e Commentario

Il versetto Genesi 33:20 afferma: "E alzò un altar, e lo chiamò El Elohe Israel." Questo versetto rappresenta un momento cruciale nella storia di Giacobbe, in cui egli stabilisce un altar a Dio. Attraverso l'analisi di diversi commentari pubblici, possiamo esplorare significati più profondi e connessioni con altri versetti bíblici.

Significato Generale

Giacobbe, dopo aver ricouperato il suo fratello Esaù, si stabilisce in un luogo sicuro e sente il bisogno di esprimere la sua gratitudine verso Dio. La costruzione dell’altare è un atto di adorazione e un riconoscimento della protezione divina. Questo atto di fede rappresenta anche il cambiamento della sua vita, passando da una fuga e paura verso una nuova vita di speranza e rinnovamento spirituale.

Commento di Matthew Henry

Secondo Matthew Henry, Giacobbe "ha alzato un altar", evidenziando l'importanza della venerazione. Questo atto segna una nuova fase nella sua vita, dove riconosce Dio come il suo Dio personale. Henry sottolinea anche che Giacobbe sceglie di nominare l’altare "El Elohe Israel", il che significa "Dio, il Dio di Israele", enfatizzando la sua identificazione con il popolo di Dio e la fedeltà a Lui.

Commento di Albert Barnes

Albert Barnes evidenzia che l’altare serve non solo come un luogo di culto ma anche come un memoriale della protezione e delle promesse di Dio. La dedica dell’altare riflette una nuova consacrazione alla vita spirituale e la decisione di vivere in accordo con le leggi di Dio. Barnes sottolinea che questo passaggio segna l’inizio di un’era di fede e comunione con Dio per Giacobbe e i suoi discendenti.

Commento di Adam Clarke

Adam Clarke offre un’interessante osservazione sulla denominazione dell’altare. Secondo Clarke, "El Elohe Israel" implica un riconoscimento dell’unità di Dio e del suo popolo. La costruzione dell'altare è visto come un atto di sottomissione e riconoscenza, non solo da parte di Giacobbe, ma anche per quelli che lo seguiranno. Clarke enfatizza l’importanza della lode a Dio per le sue benedizioni e la protezione offerta durante il cammino.

Collegamenti tra Versetti Bíblici

Il versetto di Genesi 33:20 presenta vari collegamenti con altri versetti biblici. Ecco alcuni riferimenti incrociati da considerare:

  • Genesi 28:10-22 - Il sogno di Giacobbe e il giuramento di serbare la casa di Dio.
  • Esodo 20:24 - La comandamento di costruire altari nelle terre promesse.
  • Giudici 6:24 - Gedeone costruisce un altare a Dio chiamato "Il Signore è Pace".
  • 1Re 18:30 - Elia ripara l’altare del Signore prima della grande prova.
  • Salmo 27:4 - Desiderio di abitare nella casa del Signore e contemplare la sua bellezza.
  • 1Corinzi 3:16 - Riconoscimento che il corpo umano è un tempio di Dio.
  • Ebrei 13:15 - L'importanza di offrire continuamente a Dio lode attraverso Gesù Cristo.

Conclusione

Il versetto Genesi 33:20 funge da potente promemoria della nostra chiamata a riconoscere e celebrare Dio nella nostra vita. Attraverso l'adorazione personale e comunitaria, siamo incoraggiati a edificare i nostri 'altari', sia metaforici che letterali, per esaltare il Suo nome. I commenti di Henry, Barnes e Clarke offrono un'importante luci sulla trasformazione spirituale di Giacobbe e sui temi di fede che risuonano in tutti noi.

*** Il commento sui versetti della Bibbia è composto da fonti di dominio pubblico. Il contenuto è stato generato e tradotto utilizzando la tecnologia AI. Si prega di informarci se sono necessarie correzioni o aggiornamenti. Il tuo feedback ci aiuta a migliorare e a garantire l'accuratezza delle nostre informazioni.

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