Genesi 33:20 - Significato e Commentario
Il versetto Genesi 33:20 afferma: "E alzò un altar, e lo chiamò El Elohe Israel." Questo versetto rappresenta un momento cruciale nella storia di Giacobbe, in cui egli stabilisce un altar a Dio. Attraverso l'analisi di diversi commentari pubblici, possiamo esplorare significati più profondi e connessioni con altri versetti bíblici.
Significato Generale
Giacobbe, dopo aver ricouperato il suo fratello Esaù, si stabilisce in un luogo sicuro e sente il bisogno di esprimere la sua gratitudine verso Dio. La costruzione dell’altare è un atto di adorazione e un riconoscimento della protezione divina. Questo atto di fede rappresenta anche il cambiamento della sua vita, passando da una fuga e paura verso una nuova vita di speranza e rinnovamento spirituale.
Commento di Matthew Henry
Secondo Matthew Henry, Giacobbe "ha alzato un altar", evidenziando l'importanza della venerazione. Questo atto segna una nuova fase nella sua vita, dove riconosce Dio come il suo Dio personale. Henry sottolinea anche che Giacobbe sceglie di nominare l’altare "El Elohe Israel", il che significa "Dio, il Dio di Israele", enfatizzando la sua identificazione con il popolo di Dio e la fedeltà a Lui.
Commento di Albert Barnes
Albert Barnes evidenzia che l’altare serve non solo come un luogo di culto ma anche come un memoriale della protezione e delle promesse di Dio. La dedica dell’altare riflette una nuova consacrazione alla vita spirituale e la decisione di vivere in accordo con le leggi di Dio. Barnes sottolinea che questo passaggio segna l’inizio di un’era di fede e comunione con Dio per Giacobbe e i suoi discendenti.
Commento di Adam Clarke
Adam Clarke offre un’interessante osservazione sulla denominazione dell’altare. Secondo Clarke, "El Elohe Israel" implica un riconoscimento dell’unità di Dio e del suo popolo. La costruzione dell'altare è visto come un atto di sottomissione e riconoscenza, non solo da parte di Giacobbe, ma anche per quelli che lo seguiranno. Clarke enfatizza l’importanza della lode a Dio per le sue benedizioni e la protezione offerta durante il cammino.
Collegamenti tra Versetti Bíblici
Il versetto di Genesi 33:20 presenta vari collegamenti con altri versetti biblici. Ecco alcuni riferimenti incrociati da considerare:
- Genesi 28:10-22 - Il sogno di Giacobbe e il giuramento di serbare la casa di Dio.
- Esodo 20:24 - La comandamento di costruire altari nelle terre promesse.
- Giudici 6:24 - Gedeone costruisce un altare a Dio chiamato "Il Signore è Pace".
- 1Re 18:30 - Elia ripara l’altare del Signore prima della grande prova.
- Salmo 27:4 - Desiderio di abitare nella casa del Signore e contemplare la sua bellezza.
- 1Corinzi 3:16 - Riconoscimento che il corpo umano è un tempio di Dio.
- Ebrei 13:15 - L'importanza di offrire continuamente a Dio lode attraverso Gesù Cristo.
Conclusione
Il versetto Genesi 33:20 funge da potente promemoria della nostra chiamata a riconoscere e celebrare Dio nella nostra vita. Attraverso l'adorazione personale e comunitaria, siamo incoraggiati a edificare i nostri 'altari', sia metaforici che letterali, per esaltare il Suo nome. I commenti di Henry, Barnes e Clarke offrono un'importante luci sulla trasformazione spirituale di Giacobbe e sui temi di fede che risuonano in tutti noi.