Old Testament
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2 Re 5:18 Significato del Versetto della Bibbia
Nondimeno, questa cosa voglia l’Eterno perdonare al tuo servo: quando il mio signore entra nella casa di Rimmon per quivi adorare, e s’appoggia al mio braccio, ed anch’io mi prostro nel tempio di Rimmon, voglia l’Eterno perdonare a me, tuo servo, quand’io mi prostrerò così nel tempio di Rimmon!”.
2 Re 5:18 Riferimenti Incrociati
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2 Re 7:2 (RIV) »
Ma il capitano sul cui braccio il re s’appoggiava, rispose all’uomo di Dio: “Ecco, anche se l’Eterno facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa siffatta?” Eliseo rispose: “Ebbene, lo vedrai con gli occhi tuoi, ma non ne mangerai”.
Esodo 20:5 (RIV) »
non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,
1 Re 19:18 (RIV) »
Ma io lascerò in Israele un resto di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s’è piegato dinanzi a Baal, e la cui bocca non l’ha baciato”.
2 Re 17:35 (RIV) »
coi quali l’Eterno avea fermato un patto, dando loro quest’ordine: “Non temete altri dèi, non vi prostrate dinanzi a loro, non li servite, né offrite loro sacrifizi;
2 Re 7:17 (RIV) »
Il re aveva affidato la guardia della porta al capitano sul cui braccio s’appoggiava; ma questo capitano fu calpestato dalla folla presso la porta e morì, come avea detto l’uomo di Dio, quando avea parlato al re ch’era sceso a trovarlo.
2 Cronache 30:18 (RIV) »
Poiché una gran parte del popolo, molti d’Efraim, di Manasse, d’Issacar e di Zabulon non s’erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quello ch’è scritto. Ma Ezechia pregò per loro, dicendo:
Geremia 50:20 (RIV) »
In quei giorni, in quel tempo, dice l’Eterno, si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non sarà più, e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati di resto.
2 Re 5:18 Commento del Versetto della Bibbia
Significato di 2 Re 5:18
2 Re 5:18 recita: “Nella quest'azione, se il Signore perdona a questo tuo servo, quando entrerò nel tempio di Rimmon per adorarlo, e poggerò la mano su di lui, il Signore perdonerà a questo tuo servo in questa cosa.”
Interpretazione della Scrittura
In questo versetto assistiamo alla confessione di Naaman, un alto ufficiale siriano, che, dopo essere stato guarito dalla lebbra grazie al profeta Eliseo, deve affrontare la realtà della sua vita quotidiana come un seguace del Dio di Israele, pur continuando i suoi doveri nel tempio pagano di Rimmon.
Commento di Mattia Enrico
Mattia Enrico sottolinea che Naaman, pur avendo ricevuto la sua guarigione, esprime le sue preoccupazioni riguardo alla sua fedeltà nel servire un dio straniero. La sua richiesta di perdono da parte di Dio è un riconoscimento dell'unicità di Dio, anche mentre opera in un contesto di idolatria.
Commento di Albert Barnes
Barnes evidenzia che Naaman riconosce l'importanza di mantenere la sua fede pur vivendo in un ambiente ostile. Questo versetto ci insegna che è possibile essere devoti a Dio anche nei contesti più sfidanti. La sua risposta mostra una sincera umanità e umiltà, mentre cerca di bilanciare la sua nuova fede con i suoi obblighi sociali e culturali.
Commento di Adam Clarke
Clarke evidenzia la tensione tra la devozione a Dio e le pressioni sociali di un paganesimo radicato. Il versetto riflette la lotta interiore di Naaman mentre si sforza di combinare la sua fede in Dio con le rispetto delle tradizioni culturali. Clarke sottolinea il tema della grazia divina che accompagna la vera conversione.
Collegamenti con Altro Versi Biblici
- Ezechiele 18:21-23: L'invito alla conversione e alla misericordia di Dio.
- Isaia 1:18: Il perdono di Dio e la sua volontà di accettare i peccatori.
- Giovanni 4:24: La vera adorazione deve essere in spirito e verità.
- Romani 12:2: Non conformarsi a questo mondo, ma trasformarsi nella mente.
- Matteo 11:28: L'invito di Cristo a trovare riposo per le anime stanche.
- 1 Giovanni 1:9: La promessa del perdono se confessiamo i nostri peccati.
- Giacomo 1:5: Chiedere saggezza a Dio, che la dà liberamente.
Temi Principali
- Confessione e perdono: La necessità di riconoscere i nostri fallimenti davanti a Dio.
- Identità culturale e religiosa: La lotta tra le tradizioni e la fede personale.
- Divina provvidenza: Come Dio opera nellēja vita delle persone per portarle a Lui.
- Adorazione sincera: L'importanza di adorare Dio anche nelle circostanze più difficili.
Conclusione
2 Re 5:18 serve come un promemoria della possibilità di iniziare un cammino di fede genuina, anche in contesti in cui le pratiche religiose prevalenti potrebbero contrastare con i nuovi credi. Attraverso il suo riconoscimento dell'unico Dio, Naaman ci invita a riflettere su come possiamo mantenere la nostra fede in tutte le aree della nostra vita.
Risorse per lo Studio della Bibbia
- Utilizzare un concordanza biblica per identificare i riferimenti e le connessioni.
- Esplorare le guide incrociate della Bibbia per approfondire le interpretazioni.
- Applicare i metodi di studio incrociato della Bibbia per comprendere i testi in relazione.
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