Genesi 47:25 Significato del Versetto della Bibbia

E quelli dissero: “Tu ci hai salvato la vita! ci sia dato di trovar grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi di Faraone!”

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Genesi 47:25 Riferimenti Incrociati

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Genesi 33:15 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 33:15 (RIV) »
Ed Esaù disse: “Permetti almeno ch’io lasci con te un po’ della gente che ho meco”. Ma Giacobbe rispose: “E perché questo? Basta ch’io trovi grazia agli occhi del mio signore”.

Genesi 45:6 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 45:6 (RIV) »
Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese; e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà né aratura né mèsse.

Genesi 50:20 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 50:20 (RIV) »
Voi avevate pensato del male contro a me; ma Dio ha pensato di convertirlo in bene, per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso.

Genesi 41:45 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 41:45 (RIV) »
E Faraone chiamò Giuseppe Tsafnath-Paneach e gli dette per moglie Asenath figliuola di Potifera, sacerdote di On. E Giuseppe partì per visitare il paese d’Egitto.

Genesi 6:19 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 6:19 (RIV) »
E di tutto ciò che vive, d’ogni carne, fanne entrare nell’arca due d’ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina.

Genesi 18:3 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Genesi 18:3 (RIV) »
“Deh, Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, non passare senza fermarti dal tuo servo!

Rut 2:13 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Rut 2:13 (RIV) »
Ella gli disse: “Possa io trovar grazia agli occhi tuoi, o mio signore! Poiché tu m’hai consolata, e hai parlato al cuore della tua serva, quantunque io non sia neppure come una delle tue serve”.

Proverbi 11:26 RIV Immagine del Versetto della Bibbia
Proverbi 11:26 (RIV) »
Chi detiene il grano è maledetto dal popolo, ma la benedizione è sul capo di chi lo vende.

Genesi 47:25 Commento del Versetto della Bibbia

Significato di Genesi 47:25

Il versetto di Genesi 47:25 è un passaggio significativo che riflette le dinamiche di potere e dipendenza tra gli ebrei e gli egiziani durante una crisi di carestia. In questo contesto, si evidenzia la reazione del popolo alla situazione in cui si trovano, esprimendo una richiesta di salvezza attraverso la servitù.

Interpretazione e Spiegazione

Secondo i diversi commentatori pubblici, il significato di questo versetto può essere compreso in diversi modi:

  • Matthew Henry:

    Henry sottolinea la vulnerabilità del popolo durante la carestia, evidenziando come la loro richiesta di servire il faraone rappresenti non solo una necessità fisica, ma anche una resa spirituale. Il loro riconoscimento dell'autorità egiziana dimostra la quantità di paura e dipendenza che provavano nei confronti del faraone.

  • Albert Barnes:

    Barnes offre una vista pratica sul versetto, notando che la richiesta del popolo di diventare schiavi è un atto di sopravvivenza. Si sente un chiaro messaggio di quanto fosse grande la loro disperazione e come la servitù fosse vista come un minor male rispetto alla morte per fame.

  • Adam Clarke:

    Clarke aggiunge che il versetto riflette un principio fondamentale del governo, dove le esigenze di un popolo possono portare a un'accettazione delle autorità, anche se ingiuste. Essa richiama l'attenzione sulla necessità di liberarsi dai vincoli che ci schiavizzano, pur riconoscendo che in momenti disperati, le persone possono scegliere di sottomettersi a forze esterne.

Collegamenti tra i Versetti Biblici

Per comprendere appieno Genesi 47:25 è utile considerare i seguenti versetti correlati:

  • Genesi 4:12: Riferisce alla maledizione su Caino e alla sua condizione di vagabondo e schiavo.
  • Esodo 3:7-9: Dio sente il grido del suo popolo oppresso in Egitto, simile alle necessità espresse in Genesi 47:25.
  • Deuteronomio 15:12: Le norme sull'accoglienza del servitore, in relazione alla schiavitù e liberazione in Israele.
  • Salmi 106:46: Una memoria storica dell'oppressione del popolo in Egitto.
  • Isaia 19:20: Riferisce all'oppressione degli israeleiti da parte degli egiziani.
  • Matteo 11:30: Il giogo di Cristo che è leggero e non oppressivo rispetto alla schiavitù umana.
  • Giovanni 8:34: Gesù parla della schiavitù del peccato, un tema parallelo alla schiavitù fisica di Genesi 47:25.

Spunti Tematici

Il versetto invita a riflessioni più ampie sulla trascendenza e sul governo divino:

  • La dipendenza umana da Dio nei momenti di crisi.
  • Il conflitto morale tra la servitù e la libertà, e le scelte che le persone fanno quando sono sotto pressione.
  • Il concetto di giustizia e giurisdizione nelle relazioni umane.

Conclusione

La richiesta esplicita del popolo di servire il faraone serve come un monito sulla fragilità della condizione umana e la vulnerabilità davanti alle circostanze. Genesi 47:25 è una finestra su una questione più grande riguardante la ricerca di sicurezza e grazia, nonostante le ingiustizie del mondo. Meditare su questo versetto porta ad una maggiore comprensione del il comportamento umano in condizioni di bisogno e la risposta di Dio alla richiesta di-aiuto della sua gente.

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