Old Testament
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2 Re 13:11 Significato del Versetto della Bibbia
Egli fece ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, e non si ritrasse da alcuno de’ peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele, ma batté anch’egli la stessa strada.
2 Re 13:11 Riferimenti Incrociati
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2 Re 13:2 (RIV) »
Egli fece ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, imitò i peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele, e non se ne ritrasse.

2 Re 13:6 (RIV) »
Ma non si ritrassero dai peccati coi quali la casa di Geroboamo aveva fatto peccare Israele; e continuarono a camminare per quella via; perfino l’idolo di Astarte rimase in piè a Samaria.

2 Re 3:3 (RIV) »
Nondimeno egli rimase attaccato ai peccati coi quali Geroboamo figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele; e non se ne distolse.

2 Re 10:29 (RIV) »
nondimeno egli non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele; non abbandonò cioè i vitelli d’oro ch’erano a Bethel e a Dan.
2 Re 13:11 Commento del Versetto della Bibbia
Interpretazione di 2 Re 13:11
Il versetto 2 Re 13:11 recita: "E fece ciò che era male agli occhi del SIGNORE, e non si allontanò da tutti i peccati di Geroboamo, che aveva fatto peccare Israele; ma camminò in essi". Questo versetto contiene una somma di riflessioni su come il regno di Israele continuò a deviare dalla giustizia divina, seguendo le pratiche idolatrous di Geroboamo.
Significato e Commento
Secondo il commentario di Matthew Henry, questo versetto dimostra la continuità del peccato nel regno di Israele. Nonostante le possibilità di pentimento e il richiamo di Dio attraverso i profeti, il re in questione, mesmo con la consapevolezza delle conseguenze, scelse di rimanere fermo nella sua ribellione. La mancata ascesa verso la giustizia divina porta inevitabilmente all'inevitabile giudizio di Dio.
Albert Barnes sottolinea che questo versetto serve come un avvertimento sui pericoli idolatrous. Il re in questione è un riflesso della nazione stessa; il suo regno è un'illustrazione di come una leadership scorretta possa guidare le masse in un cammino di disobbedienza. La continuità della colpa di Geroboamo è rappresentativa delle conseguenze devastanti dell'allontanamento dalla vera adorazione di Dio.
Come evidenziato da Adam Clarke, il cammino intrapreso dal re riflette il concetto disarticolato della vera fede. Egli non solo perpetua l'errore ma lo filtra attraverso il proprio regno. Ciò serve a evidenziare la responsabilità che ogni leader spirituale ha nei confronti del suo popolo - guidarli verso la luce piuttosto che lasciarli in oscurità spirituale.
Riflessioni Chiave
- Continuity del Peccato: La ribellione è un tema ricorrente nel regno di Israele.
- Idolatria: Il pericolo di seguire gli esempi errati dei leader è un'importante lezione.
- Responsabilità Spirituale: La leadership deve sempre orientare il popolo verso Dio.
- Giudizio di Dio: La disobbedienza porta sempre a conseguenze gravi della giustizia divina.
- Richiamo al Pentimento: Anche in un'epoca di ribellione, la grazia e la possibilità di pentimento sono offerti.
Riferimenti Incrociati della Bibbia
- 1 Re 12:28-30 - Le origini dell'idolatria di Geroboamo.
- 2 Re 17:22-23 - L'adorazione di Baal e le conseguenze per Israele.
- Amos 4:4 - La denuncia della capra d’oro e delle false adorazioni.
- Osea 8:4 - La critica della regalità che si allontana dalla legge di Dio.
- Geremia 2:13 - La rivelazione delle sorgenti di acqua viva abbandonate.
- Esodo 20:3-5 - Il chiaro comandamento contro l'idolatria.
- Deuteronomio 6:13-15 - La chiamata alla monoteistica adorazione del Signore.
Temi Associati e Analisi
Il versetto 2 Re 13:11 si inserisce in un contesto più ampio di ribellione e idolatria, importante per ogni studioso delle Scritture. La sua rilevanza si estende oltre il semplicistico racconto di una storia antica, ma piuttosto apre a una discussione sui temi della disobbedienza, redditività spirituale e la gravitá della discordanza morale. Tali temi sono essenziali per una comprensione del Respirito di Dio nel Nuovo Testamento.
La prosecuzione dei peccati di Geroboamo illustra un principio vitale nella scrittura che è valido in ogni epoca: le conseguenze della mancanza di rispetto per le leggi divine hanno perdurato nel tempo. La Bibbia offre strumenti per il raffronto e l’interpretazione, portando alla luce le connessioni tra i diversi passaggi e testimoniando l'unità della narrazione divina.
Conclusione
La lettura e l'interpretazione di 2 Re 13:11 non è solo un esercizio intellettuale, ma un'opportunità per meditare su come le scelte dei leader possono influenzare molti. Attraverso il binocolo della Scrittura possiamo riflettere sulla nostra attuale condizione spirituale e sulla direzione dei nostri cuori e delle nostre menti nella ricerca di Dio. La preparazione di sermoni e studi biblici può trarre profitto da un'attenta considerazione di questi elementi e dall'esplorazione delle relazioni tra i versetti.
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